BIOGRAFIA
4. L’INSEGNAMENTO E LE PRIME OPERE
Nell’anno scolastico 1925/26 svolge contemporaneamente il ruolo di studente e
di insegnante supplente di Organo Complementare nello stesso Conservatorio.
L’anno dopo, con la licenza superiore di pianoforte, peraltro conseguita con
l’altissimo voto di 9,79 della Commissione presieduta da Ildebrando Pizzetti, ha
la nomina per l’insegnamento a Varese e a Busto Arsizio.
All’Istituto Musicale “G. Rossini” di Busto rimane fino al 1932, quando
assume servizio in Milano presso l’Istituto liceale “Leone XIII”, presso le Suore
Marcelline e preso le Suore Orsoline. All’Istituto Musicale G.B. Pergolesi di
Varese il servizio cessa invece nel 1935, a causa dell’eccessiva politicizzazione
delle carriere musicali.
Al tempo stesso inizia a prestare servizio liturgico nel Collegio Arcivescovile S.
Carlo di Milano e nel Seminario di Seveso S. Pietro.
In questi anni intensifica la partecipazione al mondo dello spettacolo milanese,
in particolare del melodramma, cogliendo motivazioni che lo orientano a
comporre personalmente opere liriche.
È così che nasce per prima l’Opera-farsa “Il Maestro Smania”, in atto unico,
su libretto di Antonio Ghislanzoni. Ispirato dal dramma della conversione di
Jacopone da Todi, compone poi l’imponente Opera “Le tre notti di luce” su
libretto di Giovanni Mari.