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18 febbraio 2023

18 febbraio 2023

Si è tenuto presso MaMu – Magazzino Musica di Milano l’evento “Daniele Maffeis, tra parole e musica” con esecuzione di pagine del maestro da parte dei musicisti:

Maestro Carlo Lazzaroni al violino e Maestra Angela Lazzaroni al pianoforte in Tre tempi di sonata, William Limonta per pianoforte solo Deposizione di Fantoniana, Intermezzo Lirico e Canto d’amore, Mattia Persico e Marina Tiraboschi al clarinetto in Un tempo concertato con pianoforte.

“Deposizione”, tratto dal poema in tre parti ‘Fantoniana’.

Opera della piena maturità di Daniele Maffeis, è stato inizialmente concepito in una versione pianistica, reso magistralmente poi attraverso il tessuto orchestrale (insieme, del solo secondo brano, di una versione per organo, molto apprezzata e tutt’oggi molto eseguita).

Il brano rende omaggio ad importanti opere artistiche realizzate nel corso dei secoli dall’importante famiglia bergamasca dei Fantoni, dalla cui bottega sono nate opere di pregevolissima fattura artistica.

Ogni movimento della composizione, infatti, rappresenta ‘musicalmente’ un’opera, dislocata nella provincia di Bergamo: il primo tempo rende omaggio al Confessionale della Basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo Alta, con i suoi densi intarsi e profondissimi dettagli; il secondo movimento s’intitola ‘Deposizione’ e si ispira al Compianto sul Cristo Morto presente nella chiesa parrocchiale di Rovetta, mentre il terzo omaggia la Cantoria dell’organo della Parrocchiale di Castione della Presolana, opera di Grazioso Fantoni il Vecchio.

Ecco le parole di Daniele Maffeis in merito al carattere del primo episodio, ‘Il Confessionale di Santa Maria Maggiore’, pubblicate nel quindicinale ‘Il Giopì’ del Ducato di Piazza Pontida:

«La preghiera si sviluppa a sua volta […] la lotta è feroce, ma non tarda la vittoria sfolgorante, maestra tutta esalta festosamente la vittoria del bene sul male».

“Tre tempi di sonata” per violino e pianoforte. 

Si tratta di tre composizioni a sé, non costituiscono un’unità e l’unico che reca una data è il primo, 1937, quindi non abbiamo la certezza che anche gli altri due siano stati composti nello tesso periodo.

I tre movimenti hanno caratteri completamente differenti l’uno dall’altro, e questo ci permette di scoprire lati diversi dell’indole compositiva del M° Daniele Maffeis, a tratti dolce, spesso appassionata, sempre fantasiosa.

Colpisce leggere questo estratti dalle sue lettere, che sembra proprio riferirsi ai brani in questione:

“Bello è passeggiare in un verde prato o nel fresco bosco, magari in primavera e senza alcuna meta; piacevole è pur lo scrivere senza l’assillo di precisare date vicine o lontane.

Pare in questo modo di seguir più la fantasia, di essere più liberi e di sollevarsi leggermente da terra”.

Eseguiti nell’ordine Andante espressivo – Scherzando – Allegro.

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